Lo studio della viabilità antica può presentare diverse difficoltà a seconda dell’itinerario scelto. Spesso una strada è ancora in uso, quindi la sua individuazione non lascia dubbi e viene spesso avvalorata dalla presenza di elementi architettonici e storici, dalla toponomastica o altro. Altre volte non restano riscontri storici o particolari segnali oppure la strada pur essendo ancora in parte utilizzata fa parte di una ragnatela di percorsi talmente fitta da rendere quasi impossibile il suo riconoscimento pur avendo la certezza della sua esistenza.
Tra il 2001 e il 2005 la collezione papirologica dell’Università del Salento, curata e gestita dal Prof. Mario Capasso, si arricchì grazie all’acquisto di un nutrito gruppo di frammenti documentari – per lo più di piccole dimensioni, pur non mancando esemplari notevoli. Come di consueto nel caso di acquisizioni attraverso il mercato antiquario, non si disponeva di informazioni precise circa il loro reperimento, men che meno riguardo il contesto di ritrovamento: tutto ciò che era dato sapere (molto poco, invero) era che la regione di provenienza del lotto coincideva, molto in generale, con il Fayyum.