Archivi categoria: Sociologia

Pierluigi Guiducci. Shoah a Roma. 16 ottobre 1943. Salvare gli Ebrei.

20 anni di ricerche, evidenze, Pio XII. P. Peter Gumpel SI. L’apertura degli archivi.
La vicenda tragica del 16 ottobre del 1943, riguardante la razzìa degli Ebrei romani da parte di forze tedesche, e il trasporto successivo
nel lager di Auschwitz-Birkenau, è stata affrontata in molteplicioccasioni: convegni, mostre, libri, saggi e film.
Al riguardo, colpisce il fatto che rimangono diversi dettagli che ancora continuano a emergere attraverso più iniziative. Un contributo
chiave rimane quello offerto da coloro che furono testimoni del rastrellamento e che riuscirono a salvarsi. Altro notevole apporto
proviene dagli Ebrei che ritornarono dai lager (un numero purtroppomolto esiguo; oggi deceduti)…

Leggi tutto nell’allegato: Shoah a Roma

Info:
EDUCatt, Milano 2023
www.educatt.it/libri
isbn: 979-12-5535-067-5
isbn digitale: 979-12-5535-068-2

Autore:
Pierluigi Guiducci – plguiducci@yahoo.it

Roberto Mancuso. La salamandra nel fuoco. Da Aristotele allo stemma di Salsomaggiore Terme.

Storia e mito con Alchimisti, Massoni, Marco Polo, Federico di Svevia, Scotti-Douglas…
Questo lavoro ha avuto origine dallo stemma ufficiale del Comune di residenza dell’autore, Salsomaggiore Terme (PR). Il mito della salamandra tra le fiamme affonda nei tempi più antichi ed è stata spesso inserita in manoscritti medievali, blasoni (pare che Federico II nel 1226 fece inserire nello stemma di Salsomaggiore la salamandra tra le fiamme), marchi tipografici (Sennenton di Lione, XVI sec) e stemmi (Chambord, Fontainebleau, Le Havre).
Nel testo di Roberto Mancuso, oltre al mito, vengono analizzate e riportare le possibili virtù delle salamandre, con riferimenti a Luigi di Francia (due tondi con presente la salamandra si trovano per esempio sulla facciata della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma), Carlo Magno ed ai Gonzaga di Mantova.
Una dissertazione più ampia prosegue quindi con i Pallavicino ed i loro tempi e cultura con la formulazione di diverse ipotesi tra le quali il coinvolgimento di famiglie nobili locali, temi quali l’alchimia, la massoneria e la storia locale, in particolare quando correlata agli antichi aspetti termali di Salsomaggiore Terme.
Infine, si segnala un dettagliato apparato fotografico e documentario che correda i testi e rende la lettura scorrevole, avvincente, specchio della passione dell’autore relativamente a temi insoliti e spesso complessi sia da ricercare sia da descrivere.

Roberto Mancuso è da alcuni anni autore di monografie storiche e raccolte di leggende regionali italiane. Ha collaborato con enti e associazioni regionali ed europee, università e periodici. Una recente recensione è stata pubblicata su Archeomedia nel 2022 a titolo “Alla ricerca della smarrita via. La Via Francigena di Salsomaggiore (vol. II – Documenti e mappe inedite) in collaborazione con Maurizio Miati.

Info:
Autore: Roberto Mancuso (robigrazia@alice.it)
Editore: Youcanprint (LE) – https://www.youcanprint.it
Anno di pubblicazione: 2022
Pagine 83, illustrazioni in b/n. Euro 10,90

Autore della recensione: Oreste Sidoli, Biblioteca Privata di Interesse Locale, Salsomaggiore Terme (PR)
Biblioteca Privata “Oreste Sidoli” – Biblioteca di Interesse Locale (L.R. n. 42 /1983)
Convenzionata con la Biblioteca Comunale di Salsomaggiore Terme (Del. G.M. n. 57 dell’8/01/1991)
Attestato di Benemerenza Accademia dei Georgofili di Firenze (Presidenza, Prot. n. 160 del 4 /1/01994)
Via Tabiano, 7 – 43039 -Salsomaggiore Terme (PR)
E Mail: oresid@libero.it – Cellulare e WhatsApp: 3488528377

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Pier Luigi Guiduccu. Salvo D’Acquisto. Una morte per la vita.

Il contesto storico. La figura del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto. Il sacrifio. La memoria.
Nell’attuale periodo storico, ricordare la figura del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto può aiutare a riflettere su alcuni insegnamenti che provengono dalla vicenda che lo coinvolse: capacità di rimanere nelle situazioni ove serve coraggio e forza d’animo; attuazione di compiti istituzionali valorizzando anche una rete di interazioni sociali; volontà di affrontare da solo la morte, salvando 22 persone.

Sommario:
Prefazione: Prof.ssa Anna Maria Casavola,
CAPITOLO 1: Nascita, formazione, arruolamento
CAPITOLO 2: Seconda Guerra Mondiale
CAPITOLO 3: Assegnazione alla Stazione dei CC di Torrimpietra
CAPITOLO 4: L’annuncio di Badoglio. 8 settembre 1943
CAPITOLO 5: Torre Perla di Palidoro. 22 settembre 1943
CAPITOLO 6: Eventi successivi alla morte di Salvo D’Acquisto
CAPITOLO 7: Il processo canonico di beatificazione
CAPITOLO 8: I film italiani e Salvo D’Acquisto
CAPITOLO 9: La ricerca storica in Germania
Qualche nota di sintesi: Alcune indicazioni bibliografiche
Ringraziamenti – Allegati – L’autore

Editore:
EDUCATT, Milano 2022, pp. 113.

Autore:
Pierluigi Guiducci – plguiducci@yahoo.it

Michele Zazzi. La carica magistratuale etrusca dello zilath mechl rasnal.

La carica magistratuale dello zilath (zilat, zilax, zilc, zilx) è attestata da iscrizioni funerarie rinvenute in gran parte dell’Etruria: Caere, Tarquinia, Vulci, Volsini, Vetulonia, Chiusi, Cortona, Bologna ed altri centri minori.
Le iscrizioni si riferiscono al periodo IV – I secolo a.C. (con la sola eccezione di quella sul cosiddetto cippo di Rubiera databile al VII – VI secolo a.C.) e riguardano la principale magistratura della fase repubblicana che comportava variamente, a seconda del contesto e del periodo, poteri politici, militari e sacrali.
Il termine Zilah compare prevalentemente da solo ma talvolta anche con attributi che ne specificano la sfera di competenza.
Tra quest’ultime vi è anche lo zilath mechl/mechln/mexl/ rasnal, magistratura che è stata rinvenuta a Tarquinia (due volte), Volsini e Cortona, ma non nei rispettivi centri minori.
Dal cursus honorum di Vel Lathithes (TLE 233), deposto nella Tomba Golini 1 ad Orvieto, si apprende che ricoprì oltre ad alcune cariche minori locali (maronato e purthanato) anche quella di zilath del popolo chiusino: “mechlum rasneas clevsinsl zilachnve” (iscrizione parete di fondo, parte destra) .
Un membro della gentes spurinas deposto nella Tomba dell’Orco 1 a Tarquinia fu “zilath mechln rasnal “ (TLE 87).
Anche il tarquiniese “Larisal Crespe Thanchvilus Pumpnal clan” fu “zilath mechl rasnas” (TLE 137).
La carica in oggetto risulta rivestita anche da larth cucrina, che viene indicato nella Tabula Cortonensis (vedi faccia A, riga 24) come il magistrato autore/testimone dell’atto. Inoltre in altra parte dello stesso testo è contenuta la datazione del contratto con l’indicazione dei due magistrati (zilci) eponimi (e cioè Larth Cusu figlio della Titinei e Laris Salini figlio di Aule).
Venendo all’interpretazione della carica alcuni studiosi ritengono che la stessa fosse attribuita ad un magistrato federale con competenza su tutta l’Etruria, il magistrato supremo della Lega etrusca. Secondo un’altra opinione (oggi prevalente) lo zilath mechln rasnal sarebbe stato il magistrato principale di ogni città-stato ed avrebbe esercitato le sue funzioni su tutto il territorio della stessa, mentre il normale zilath avrebbe ricoperto la carica nei centri minori
.
Sulla carica zilath mechln rasnal cfr, tra gli altri:
– Adriano Maggiani, Magistrature Cittadine, Magistrature Federali in La lega Etrusca Dalla Dodecapoli ai Quindecim Populi, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali, 2001, pagg. 37 e ss;
– Giovannangelo Camporeale, Gli Etruschi Storia e Civiltà, UTET, 2015, pag. 183.

Immagini della Tomba dell’Orco a Tarquinia, della Tabula Cortonensis e della rappresentazione delle pitture della parete di fondo, parte destra della Tomba Golini 1 di Orvieto.

Autore: Michele Zazzi – michele.zazzi@alice.it