Archivi categoria: Formazione

Gennaro TEDESCO. Un modello per apprendere. L’atelier storico interdisciplinare.

Le condizioni ecologiche, formative ed educative di un atelier, in una logica di collaborazione e cooperazione di protagonismo adolescenziale e giovanile, attivamente ribaltano il concetto e la pratica di insegnamento-apprendimento ad imbuto, come direbbe Popper, di tipo aristotelico, essenzialistico, unilineare e deterministico. L’allievo non è un recipiente o un contenitore in cui il pirotecnico e versatile maestro-docente-retore-oratore riversa la splendida e magmatica malvasia del suo insostituibile scibile. La boccuccia d’oro dell’infante, dell’adolescente o del giovane, oggi più di ieri, non assorbirebbe e metabolizzerebbe  il prezioso nettare lambiccato  da un sapientissimo e chiarissimo maestro.


L’intero studio si trova nell’allegato.


 

Autore: Gennaro Tedesco

Email: tedesco@irre.lombardia.it

Allegato: Storia e Didattica.pdf

UNA NUOVA EDITORIA

Una nuova casa editrice pubblica testi scolastici solo digitali online o su CD.
Oltre a costare circa la metà di quello che costano i testi tradizionali, possono essere distribuiti alle scuole con una licenza d’uso collettiva (e ancora meno costosa) che consente a docenti e allievi di duplicare, stampare, fotocopiare e distribuire i contenuti liberamente.
Esiste quindi il modo di risolvere una questione spinosa: la dicotomìa tra libera diffusione della conoscenza e la salvaguardia dei diritti d’autore.
Inoltre, in una apposita “zona verde”, vengono pubblicati molti supporti e approfondimenti didattici free, rilasciati con licenza common creative.



Qualcos’altro da leggere sull’iniziativa:


http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1963205&r=PI


http://www.retescuole.net/contenuto?id=20070415161303


http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=13133

Link: http://www.bibienne.com

TORINO: Corso per TECNICO SUPERIORE PER LA CONSERVAZIONE E PROMOZIONE TURISTICA DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI.

Il Tecnico svolge attività di supporto alle iniziative promosse dai musei o dagli Enti pubblici e privati  che promuovono i beni culturali e ambientali; coordina le sezioni didattiche; cura la promozione e l’informazione dei beni culturali rivolte al pubblico; partecipa alla gestione di progetti per la conservazione dei beni ambientali; sviluppa “pacchetti” e “percorsi” per la fruizione turistica dei beni culturali e ambientali del territorio differenziati e mirati a target diversi di utenti; partecipa alla progettazione e alla realizzazione di eventi e di mostre.


L’articolo completo si trova in www.mecenate.info, alla pagina:



http://www.mecenate.info/articolo.asp?id=812


 

Email: mediares@mediares.to.it

Laura TUSSI: La pedagogia del dialogo – Le modalità relazionali di fiducia e confronto con l’alterità.

La relazione socio-affettiva come stimolo ad una pedagogia alternativa alla cultura dominante.

La tematica del rapporto e della relazione influenza in modo specifico l’approccio pedagogico ed educativo perché conduce ad interventi didattici e disciplinari, ma soprattutto relazionali e comportamentali che conducano alla maturazione di concezioni e di modi di essere, di fare e di pensare alternativi a determinati stili tradizionali imposti dalla cultura dominante. Infatti l’educazione alla Pace si basa su modelli e modalità relazionali basati sulla fiducia e non sul potere, sul dialogo, sul confronto e l’interscambio di opinioni, aprendo un percorso innovativo a livello di rapporti, di metodi e di contenuti, valorizzando un’impostazione complessiva di codeste tematiche all’interno dei curricoli e dei processi formativi. La psicologia dell’età evolutiva presenta inevitabilmente riflessioni riguardanti i rapporti affettivi e relazionali che ci caratterizzano dalla prima infanzia, basati su dinamiche relazionali e comportamentali come la capacità di comunicare, la conoscenza di sé e degli altri, la capacità di cooperare, la fiducia in sé e negli altri e la propensione alla risoluzione delle dinamiche conflittuali.

L’importanza delle componenti sociali, affettive ed emotive nei processi di crescita.

Secondo un’analisi pedagogica occorre tenere presente l’importanza delle componenti socio-affettive nei processi evolutivi di crescita e di apprendimento. La natura esperienziale dell’apprendimento è implicita in ogni intervento educativo che si avvale della sfera emotiva, affettiva ed interiore senza cui l’apprendimento e la conoscenza si atrofizzano diventando esclusivamente funzioni cognitive. La capacità apprenditiva viene stimolata e potenziata attraverso attività ludiche, pratiche, occasioni di incontro relazionale, l’esercizio delle varie facoltà espressive che non devono essere considerate come ambiti voluttuari e di svago evasivo compensativo, ma costituiscono la componente nodale dei processi di evoluzione cognitiva in diversi stadi dell’esistenza. Le attività finalizzate all’educazione alla pace vogliono promuovere gli obiettivi sociali, relazionali ed affettivi in coincidenza con l’azione formativa anche di carattere culturale. Gli aspetti socio-affettivi comportano precise interferenze nei processi d’apprendimento e di cognizione, infatti un ragazzo scarsamente inserito nel contesto umano e relazionale del gruppo classe sarà coinvolto e si impegnerà con minore attenzione e partecipazione rispetto agli altri.

La metodologia didattica della Pace

L’educazione alla Pace prevede obiettivi in successione logica, ossia prima della capacità di comunicare è necessario incrementare la fiducia reciproca e la conoscenza interpersonale. E’ molto importante il clima in cui si realizzano gli interventi operativi di educazione alla Pace, dunque proporre a livello metodologico e didattico la scrittura collettiva, i brainstorming, i circoli di condivisione, il dialogo controllato, incentivando la conoscenza di sé e degli altri, la capacità di risolvere i conflitti, acquistando il senso di un’opportunità offerta a coloro che vogliono fare dell’educazione un’attività promozionale e non di esclusivo contenimento e che credono che anche l’insegnante e l’educatore, in generale, abbia molto da imparare con gli allievi e con quanti interagiscono nel setting educativo. Risulta molto importante il clima emotivo e relazionale entro cui si realizzano interventi operativi miranti alla didattica della Pace. In un clima di scarsa fiducia e di poca collaborazione reciproca non avrebbe senso proporre un gioco che miri a realizzare un contesto di cooperazione. Tali proposte, se integrate all’interno della comune attività didattica, acquistano una forza tutta particolare. Si tratta di costruire le sequenze, gli itinerari didattici utilizzando tali tecniche, come, per esempio, preparare una lezione