Michele Zazzi. La lastra con scena di processione di Murlo (SI).

Le fosse di scarico del Palazzo arcaico di Murlo (costruito intorno al 590 a.C.) hanno restituito, tra l’altro, un rilevante numero di lastre architettoniche a stampo di quattro tipi diversi che rappresentano temi tipicamente aristocratici quali la processione, il banchetto, l’assemblea e la corsa di cavalli.
L’edificio, che aveva 18 stanze e si sviluppava intorno ad un’ampia corte, era a forma di quadrilatero e su tre lati aveva portici coperti. Le lastre architettoniche probabilmente erano poste ad ornamento del porticato a fregio continuo.
La lastra che presenta maggiori difficoltà interpretative è quella che riproduce la processione che si svolge da destra verso sinistra e che presenta un piccolo carro trainato da cavalli con due personaggi seduti ed altre figure che precedono e seguono il carro.
I due uomini che aprono il corteo sono volti a sinistra e vestono una lunga tunica: con la mano sinistra reggono le redini di due cavalli ai quali è attaccato il carro, con l’altra mano impugnano rispettivamente un’ascia ed un bastone o uno spiedo.
Sul carro munito di alte ruote vi è un trono sul quale sono seduti fianco a fianco due protagonisti: il primo (verso lo spettatore) sembra una donna ammantata; il sesso dell’altro, che regge un grande ombrello, è di difficile identificazione.
Chiudono la processione due ancelle che recano nelle mani flabelli e situle e portano in testa rispettivamente un contenitore munito di coperchio ed uno sgabello rovesciato o un tavolino.
Secondo una prima interpretazione potrebbe trattarsi di un corteo nuziale divino (ma non sembrerebbero esserci attributi divini) o piuttosto umano e riferito ad una coppia di aristocratici. Nella figura ammantata femminile con il solo viso scoperto sarebbe da individuare la sposa. Nel caso in cui la figura assisa sul carro che sostiene il parasole fosse un uomo potrebbe essere il marito, laddove invece si fosse al cospetto di un’altra donna potrebbe trattarsi della madre della sposa. In tale contesto il trasporto delle ancelle potrebbe avere ad oggetto la dote della moglie. Gli utensili (ascia e spiedo) sostenuti dagli uomini che precedono il carro potrebbero far pensare ad un sacrificio animale od alla cottura della carne nell’ambito di un banchetto.
Prendendo a riferimento analoghe lastre dello stesso periodo ritrovate in Magna Grecia (in particolare nel santuario di Metaponto) che raffigurano due donne ammantate e sedute su un carro con un corteo composto anche da altre figure, la scena di Murlo è stata anche letta come riferita al viaggio di due sacerdotesse che procede verso un luogo religioso.
La lastra potrebbe infine raffigurare la partecipazione di una coppia di principi ad una cerimonia religiosa o la visita al palazzo di due aristocratici. Il contesto di ritrovamento porterebbe invece ad escludere una processione funebre.
Qualunque significato sia da attribuire alla scena in commento è indubbio che la lastra intenda enfatizzare l’importanza della famiglia aristocratica che abitò il palazzo come attestato dal carro ma anche dai servitori, dal parasole, dai flabelli e dallo sgabello (diphros).

Sulla lastra architettonica avente ad oggetto la processione cfr, tra gli altri:
– Sybille Haynes, Storia culturale degli Etruschi, Johan & Levi, 2020, pagg. 173 – 175;
Antiquarium di Poggio Civitate a cura di Silvia Goggioli, Protagon Editori Tooscani, 2002, pag. 83;
Le donne in Etruria a cura di Antonia Rallo, L’Erma di Bretschneider; 1989, pagg. 79 – 81;
Poggio Civitate, Leo S. Olschki Editore, 1970, pagg. 57 – 59.

Di seguito immagini della lastra di Murlo con processione.

Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com