Michele Zazzi- La battaglia di Alalia o del Mare Sardo.

I Greci della Focea dopo aver fondato la colonia di Massalia (Marsiglia) intorno al 600 a.C. si stabilirono verso il 565 – 560 a.C. ad Alalia in Corsica.
Nel 545 a.C. i profughi di Focea, a seguito della conquista da parte dei Persiani, si rifugiarono ad Alalia. I Focei forti del loro numero si resero protagonisti di episodi di pirateria.
Gli Etruschi ed i Cartaginesi (allocati sulla costa orientale della Sardegna) si sentirono minacciati dai Focei ed unirono le loro forze per contrastare gli ultimi arrivati onde riacquisire il controllo del Mar Tirreno.
Lo scontro – secondo la testimonianza di Erodoto (Storie, I 164 e ss.) – avvenne introno al 540 a.C. nel Mare Sardo (probabilmente tra le Bocche di Bonifacio e Alalia) e coinvolse 60 navi greche e 120 navi degli alleati (60 etrusche e 60 fenicie).
Lo storico greco parla di vittoria dei Focei (con spirito ellenico!) ma definisce la vittoria “cadmea”, cioè con gravissime perdite per i vincitori che, infatti, persa la flotta (40 navi furono affondate e 20 risultarono inutilizzabili) fecero ritorno ad Alalia e successivamente (nel 535 a.C circa) la abbandonarono diretti verso Reggio e poi a sud di Paestum dove fondarono Ielea/Velia.
Alla battaglia sul Mare Sardo potrebbero forse aver partecipato varie città etrusche della costa, ma sicuramente un ruolo principale (se non esclusivo) lo ebbe Caere, come si desume anche da quanto riportato da Erodoto che riferisce che i prigionieri furono portati a Caere ed ivi lapidati.
La battaglia di Alalia ebbe un grande impatto politico e commerciale in quanto impedì ancora per poco meno di 70 anni (fino alla sconfitta di Cuma del 474 a.C. ad opera dei Siracusani) l’espansione greca nel Mar Tirreno, consentendo agli Etruschi di mantenerne il controllo seppur in condivisione con i Cartaginesi.

Per la complessiva analisi della battaglia di Alalia cfr, tra l’altro, La battaglia che ha cambiato la storia ALALIA. Greci, etruschi e cartaginesi nel Mar Mediterraneo del VI secolo a.C., Ara edizioni, 2019, a cura di Simona Rafanelli.

Immagini di navi da guerra etrusche tratte da ceramica a figure nere ritrovata in Etruria (cratere di Aristonothos e hydria del Pittore di Micali).

Autore: Michele Zazzi – michele.zazzi@alice.it