Mattina del 27 gennaio 1920, inverno nordico, a Montparnasse, Parigi, le serrande di tutti i negozi e locali pubblici abbassate, quantità di gente assiepata sui marciapiedi, commozione sui volti: il feretro si dirige verso il cimitero Père Lachaise: il corteo è iniziato all’ospedale della Charité, l’ospedale dei poveri di Parigi, dove è stato trasportato due giorni prima, già in coma, da un paio di amici che ne conoscevano la terribile situazione, sua e di Jeanne, la compagna: stiamo parlando di Amedeo Modigliani, l’artista, morto tre giorni prima, il 24, angosciato e disperato e, anche, alcolizzato e tisico.
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Autore: Michele Santulli – michele@santulli.eu