Nel II secolo prima della nascita di Cristo, a Oleggio, ai piedi delle Prealpi lombarde appena prima del lago Maggiore, fu sepolta una donna in tomba individuale, con l’intera panoplia d’armi come corredo. All’interno della tomba n° 53 della necropoli, un piatto, con scritto: Rigana.
Il termine fa riferimento al femminile della carica che le fonti latine tradurranno con regulus (non rex), femminile del celtico rix o forse del leponzio rikos: comandante militare di un pagus, cioè di un villaggio, o di un distretto territoriale….
L’Intelligenza Artificiale è la nuova forma di razionalità che offre spunti di pensiero a svariate discipline: tecnologia, giurisprudenza, morale e filosofia.
Il lavoro di Morone -a differenza di tan altri studi- non ha la pretesa di fornire risposte definive ai tanti interrogativi che la storia millenaria del Sannio pone, ma ha la nobile ambizione di suscitare dei dubbi, di alimentare la curiosità, di accrescere la passione: tutti elementi indispensabili per chi è alla ricerca della verità. Per anni ci siamo accontentati della versione ufficiale, quella entrata nella
memoria collettiva è divenuta consuetudine, senza farci domande, rifiutando interrogativi che ritenevamo superflui. Ed abbiamo sempre considerato secondari i luoghi della baaglia, rispetto all’enormità dell’evento che, al contrario, ebbe già all’epoca un’eco travolgente. Né vanno dimenticate le pietre “saggiamente disposte” sul Matese, un incredibile giacimento demoetnoantropologico definito, dal MiBACT, “di eccezionale valore demoetnoantropologico.
Come abbiamo già avuto modo di rilevare l’odierna Motta Santa Anastasia sorge dove un tempo sorgeva la città di Etna-Inessa, che costituiva la base di partenza per la scalata al monte Etna, atteso che da essa partiva la strada che dal versante sud del vulcano conduceva alla sua vetta. La scalata al vulcano era ritenuta una tappa obbligata anche per gli imperatori romani che venivano in Sicilia…