Archivi categoria: Tradizioni

Michele SANTULLI. La Regione Lazio e soldi buttati dalla finestra.

Percorrendo in macchina la vecchia antica Via Sferracavalli che unisce Cassino a Sora, ad un certo punto in territorio di Atina, quasi al confine con Alvito, sulla propria destra, si scorge isolata e ben visibile, una struttura ad un piano, eretta da pochi anni come lo stato di fatto lascia dedurre, con una bella targa in marmo dove si legge: “Regione Lazio – Comune di Atina – Associazione ‘Ciociaria’ – Gruppo folk ‘Valle di Comino’ – Centro Regionale di arti e tradizioni popolari Atina.”

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Autore: Michele Santulli – michele@santulli.eu

Francesca BIANCHI. Paola Mancini, viaggio nella storia di Loiri Porto San Paolo (SS).

Il mese scorso, durante la mia visita a Tavolara e a Loiri Porto San Paolo, ho intervistato l’archeologa Paola Mancini, impegnata in attività di didattica e divulgazione del patrimonio archeologico della Sardegna. Laureata in Lettere Classiche con una tesi sulla preistoria gallurese e specializzata in Archeologia con una tesi sulle rotte transmarine dell’ossidiana e della selce, in particolare in rapporto all’Arcipelago di La Maddalena, nel corso della nostra intervista ha ripercorso scrupolosamente la storia dell’isola di Tavolara e del territorio di Loiri Porto San Paolo, cui alcuni anni fa ha dedicato il libro Loiri Porto San Paolo. Le origini (Taphros, 2011).

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Autore: Francesca Bianchi – francesca-bianchi2011@hotmail.com

Michele SANTULLI. IL COSTUME CIOCIARO E GLI ALTRI COSTUMI.

Torniamo su una pagina incredibile della Storia dell’arte e della tradizione europea. Si sa che  lo scozzese, il tirolese,  il bavarese, l’olandese e qualche altro sono i costumi regionali considerati più noti e sempre attuali. Eppure  il solo  più illustrato dalla maggior parte degli artisti europei, dai maggiori ai minori, per almeno centocinquantanni, il più conosciuto, è un altro: il costume  ciociaro cioè la vestitura che gli artisti europei vedevano addosso a uomini  e donne sia a Roma e sia nelle località al suo sud e naturalmente a Parigi e Londra.

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Franco dell’Aquila, Le abitazioni in grotta del califfo di Matmata.

Conosciamo le abitazioni scavate nella roccia della Tunisia del Sud ad opera di vari ricercatori e viste sotto varie angolazioni di ricerca. Abitazioni realizzate dalla popolazione berbera dediti all’agricoltura e alla pastorizia.
Meno noto è l’articolata descrizione della residenza del califfo di Matmata fatta dall’etnografo danese Bruun alla fine del XIX secolo che qui si presenta.

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Autore: Franco dell’Aquila – franco.dellaquila@inwind.it