E’ noto che San Cristoforo veniva spesso raffigurato con la testa canina o di un coyote, forse per la sua bruttezza o per qualche altra ragione a noi ignota o perlomeno non così evidente, dato che potremmo ipotizzare delle analogie tra questo beato ed il culto del dio Coyote degli indiani Nordamericani.
Il dio Coyote, pare che fosse il creatore del mondo, in quanto si sostituì al quello legittimo, prima ingannandolo, da qui il pseudonimo anche di dio ingannatore, poi continuando la sua opera.
Egli, infatti, fece inquietare l’artefice del mondo, trattenendolo dal dare vita ad alcuni legnetti, dopodiché, quando l’irato dio andò via prese i pezzi di legno e li piantò per terra, creando le prime tribù indiane dell’ America del nord e poi gli uomini di tutte le razze.
A questa divinità viene assimilata anche la figura di Loki, il nume nordico tutelare del fuoco e delle fiamme. Egli era un gigante semidivino che si divertiva ad ingannare, truffare, calunniare e rubare agli uomini ed agli dei, nonostante fosse il fratellastro di Odino. Sebbene fosse di natura umana fu educato come un essere divino e quindi aveva accesso anche ai segreti più reconditi degli dei; per questo sottrasse ai suoi ultraterreni colleghi il fuoco che donò, poi, agli uomini facendo adirare, così, Odino.
Loki era un uomo bellissimo ed atletico con una folta chioma rosso fuoco. Egli andava molto fiero del suo fascino; ma non disdegnava di ricorrere alla violenza come quando abusò delle fate per estorcere loro il segreto di un’immensa ricchezza, tra cui si trovava anche un anello dai tremendi poteri magici.
Questo dio Ingannatore si divertiva a tormentare gli dei e perfino ad ucciderli come successe a Balder, nume che rappresenta il sole e la verità. Balder era afflitto da terribili presagi sulla sua imminente morte e così si recò dal padre di tutti gli dei e dalla sua gentile consorte, chiedendo loro di risparmiarlo; questi riuscirono a renderlo immune da tutto il male del mondo.
Dopo questo sortilegio gli dèi vollero metterlo alla prova scagliandogli contro di tutto, compresi corpi contundenti, ma questi rimaneva sempre intatto, finché Loki, incuriosito da tutto ciò decise di chiedere spiegazioni alla moglie di Odino. Sotto le spoglie di una donna, chiese delucidazioni su ciò che accadeva a Balder. La dea gli rivelò il segreto dell’immunità di Balder, dicendogli che solo il vischio gli sarebbe stato letale. Appena avuta questa notizia Loki, andò a raccoglie un rametto di questa piantina e messolo in mano ad un dio cieco lo indusse a scagliarlo contro Balder. Hodur, il dio non vedente, fece ciò che gli era stato suggerito e aiutato dal perfido ingannatore, uccise il buon dio del Sole.
Non contento di ciò che aveva fatto, rubò la collana del potere alla moglie di Odino, la quale lo aveva avuto dopo una notte d’amore con alcuni elfi, creatori del monile. Dopo averlo rubato raccontò a Odino la maniera in cui sua moglie se lo era procurato; il padre di tutti gli dei, scatenò una guerra fratricida per lavare l’onta subita.
Questa ennesima nefandezza portò gli dei a punirlo con un terribile castigo. Dopo aver compiuto tutti questi crimini si rifugiò su una montagna dove si costruì una casa con tante porte da dove scrutava l’orizzonte nell’eventualità qualcuno lo cercasse.
I suoi timori si avverarono presto e così un giorno gli dei lo trovarono, ma prima che essi giungessero alla sua dimora, egli si trasformò in salmone. In breve tempo però venne catturato dai suoi inseguitori ed imprigionato in una caverna con un gigantesco serpente che gli bruciava il viso con il veleno che gli fuoriusciva dalla bocca. Quando uno schizzo di veleno lo colpiva, Loki, urlava, scuotendosi freneticamente facendo tremare la Terra, provocando dei disastrosi terremoti.
E’ difficile dire se vi sia qualche genere di connessione tra San Cristoforo e queste divinità pagane così lontane nello spazio e nel tempo; per